L’arresto cardio-respiratorio, la morte improvvisa, colpisce nel nostro paese circa 50.000 persone ogni anno. Una pronta rianimazione cardiopolmonare, con l’ausilio di un defibrillatore, consente il recupero di un gran numero di pazienti. Nel nome di una pandemia che ha risparmiato i 2/3 del nostro paese, con tassi di mortalita’ complessivi in linea, secondo i dati dell’ISTAT, con quelli di molti trimestri di anni precedenti, ci accingiamo a recepire una serie di norme che suscitano orrore.
Nelle raccomandazioni contenute nelle 20 pagine del “Documento tecnico sull’analisi di rischio e le misure di contenimento di contenimento del contagio” sulle spiagge, redatto dall’Inail e dall’Istituto Superiore di Sanità, pubblicato il 12 maggio, viene sconsigliata la respirazione bocca a bocca in caso di arresto cardiaco di un bagnante che dovesse sentirsi male mentre è in acqua o in spiaggia. Tradotto: facciamo una rianimazione cardiopolmonare incompleta, riducendo drammaticamente le possiblita’ che un essere umano possa essere recuperato da una morte certa e restituito alla vita.
Tranquilli, non abbiamo bisogno di queste regole; non le applicheremo mai, siamo dissidenti per costituzione, ci viene spontaneo salvare la vita ad un essere umano, non perche’ siamo medici, ma perche’, prima di tutto, siamo esseri umani che possiedono nel profondo del cuore valori inalienabili, la compassione, la misericordia, il dovere morale di assistere ed alleviare le sofferenze a qualsiasi essere vivente in pericolo.
Ormai avete oltrepassato l’umanamente accettabile, la dignita’ del vostro miserevole sapere. Non vi riconosciamo piu’ alcuna autorita’ ne scientifica ne morale. Non potete piu’ rappresentare alcunche’ in questa societa’ martoriata dal vostro miserabile scientismo. Restate in silenzio, fatevi da parte; l’umanita’ ve ne sara’ grata. La storia vi giudichera’ senza indulgenza.
P.S.
Sappiamo che esistono le maschere facciali, quelle laringee, le cannule oro-fargingee, i palloni di Ambu, i tubi endotracheali, i respiratori. Se si avessro a disposizione, magari nel costume, nessuno farebbe una respirazione bocca a bocca. Questo non toglie il valore devastante di una indicazione a non fare una rianimazione completa per il pericolo di un ipotetico contagio.